martedì 9 giugno 2020

STEP #25. CODIFICARE IN SINTESI



Giunti al termine di questo percorso, in cui sono state analizzate tutte le possibili sfaccettature del termine codificare, è bene riprendere per sommi capi i temi trattati.

Dopo aver introdotto il termine tramite la sua etimologia, traduzione in lingue straniere e una sua possibile origine di natura fantasiosa, si è evidenziato come esso si presti ad una trattazione di tipo umanistico e ad una tecnologica, che è quella di maggior rilevanza per il corso.

Dal punto di vista umanistico, abbiamo osservato la presenza del codificare nella mitologia, nella letteratura (sia nella prosa, sia nella poesia), nell’arte, nel cinema e, inoltre, è stato presentato un abbecedario relativo al verbo.

Abbiamo poi analizzato come, con il passare degli anni, la codifica si sia evoluta nella storia, principalmente come mezzo di catalogazione, avvicinandoci sempre di più al suo aspetto tecnologico attuale. È stato mostrato come un’organizzazione sistematica abbia caratterizzato il codice di Hammurabi (in età antica), la società, gli scritti e le corporazioni (in età medievale), il sistema figurato delle conoscenze umane (nel Settecento), la costituzione della tavola periodica degli elementi (nell’Ottocento) e infine l’invenzione del codice fiscale, durante lo scorso secolo.

La parte principale della nostra analisi è stata però riguardante l’aspetto tecnologico della codifica. Sebbene non sia semplice esporre linearmente i vari argomenti, a causa delle mutue interazioni tra i concetti trattati, come mostra la mappa concettuale elaborata a partire da essi, possiamo differenziare la trattazione in ambiti tecnologici distinti. In primo luogo, la codifica assume notevole importanza nella scienza, sia intesa come genetica, sia come meccanica e scienza delle costruzioni in relazione a tecniche e materiali costruttivi. In particolare, è stata descritta l’importanza del silicio, componente fondamentale dei processori dei PC, alla base dell’informatica. Proprio l’informatica è uno dei settori che ha usufruito maggiormente della codifica, a partire dalla rappresentazione di dati macchina, fino alla diffusione di brevetti e social network, senza dimenticare tutte le implicazioni riguardanti codici di sicurezza per la protezione di dati sensibili.
Lo sviluppo tecnologico, inoltre, ha fatto sì che codificare significasse anche comunicare, a partire dal telegrafo elettrico di Morse, fino alla messaggistica istantanea attuale, passando per linguaggi che consentissero a persone sordomute o non vedenti di esprimersi. Infine, si è addirittura elaborata l’invenzione di un software di conversione di linguaggi, che permetterà, in futuro, la comunicazione con un’ipotetica civiltà extraterrestre (oltre a un suo volantino promozionale).

Non sono mancati neanche i riferimenti del codificare all’attualità, come quelli alla pubblicità, alla cronaca, alla sanità e all’evento che ha sconvolto la nostra quotidianità, il Coronavirus (che è trattato in relazione all’ambito comunicativo-legislativo, tecnologico-informatico e organizzativo-statistico).


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