mercoledì 18 marzo 2020

STEP #1. CODIFICARE, SIGNIFICATO ED ETIMOLOGIA


Il termine codificare è un termine con radici molto antiche e nel corso dei secoli ha assunto sfumature di significato sempre più varie, in relazione agli ambiti in cui è stato utilizzato.
Ciò risulta evidente anche dalla definizione proposta dall’Enciclopedia Treccani della lingua italiana, che correla a tale verbo (consultabile al link http://www.treccani.it/vocabolario/codificare ) tre differenti significati.

“1. a. Ridurre in codice, dare cioè un ordine sistematico a un complesso di norme giuridiche relative a una determinata materia: c. il diritto civile, il diritto internazionale; c. le leggi sulla stampa, sui contratti di lavoro.
b. estens. Sistemare in modo ordinario e coerente un insieme di regole; dare valore normativo a usi o consuetudini: c. le regole grammaticali; norme ortografiche codificate dall’uso degli scrittori più autorevoli.”

Il primo riguarda l’ambito giuridico e legislativo. In questo caso, infatti, il termine codificare assume il significato di stipulare e far rispettare una serie di regole o norme, con un grado di autorevolezza più o meno forte a seconda dell’organismo o soggetto che le ha emanate, a un gruppo di individui più o meno ampio. Ecco quindi che possiamo imbatterci in codici civili, penali, artistici, poetici, letterari e così via.

“2. Esprimere informazioni e messaggi mediante le regole e i simboli di un sistema convenzionale (il codice) stabilito concordemente dall’emettitore e dal ricevitore dei messaggi allo scopo di trasmettere o elaborare automaticamente le informazioni o, talora, di mantenerle segrete: c. un ordine, un messaggio, un’istruzione. Riferito a calcolatori elettronici, convertire istruzioni del programma e dati nel codice di macchina.”

Il secondo significato riguarda l’ambito tecnico e tecnologico. Viene presa in considerazione l'azione della codifica in senso molto ampio: qualsiasi tipo di alfabeto, per esempio, risulta una codifica, così come qualsiasi tipo di caratteri o simboli che celano un significato ben preciso, costituendo i cardini della crittografia.
In questa definizione compare inoltre il termine codificare come viene inteso in campo informatico, ovvero come sinonimo di programmare, costituire programmi computerizzati avendo noto un linguaggio macchina.

“3. In biologia, inserire gli aminoacidi portati dall’RNA di trasferimento, per corrispondenza tra la tripletta di questo e le triplette dell’RNA messaggero, durante la sintesi proteica.”

Infine, il terzo tratta dell’ambito scientifico e biologico, in particolare della trasmissione di tutte quelle informazioni genetiche responsabili della vita umana, animale e vegetale che sono presenti negli organismi sottoforma di codice genetico.
Anche quest’ambito ha avuto importanti implicazioni a livello sociale, in particolare nella medicina: basti pensare che questi studi, sperimentati per la prima volta da un monaco di nome Mendel nell’Ottocento, si sono allargati fino allo studio della clonazione, rendendo possibili, nel mezzo, processi medici come trasfusioni o trapianti che oggi sono all’ordine del giorno.

Tornando nel generale, però, codificare è una pratica comune. Se pensiamo alla nostra routine quotidiana (ahimè dimenticandoci un attimo di star fronteggiando una pandemia in questi giorni), anch’essa è un insieme di passaggi codificati. Alzarsi, farsi la doccia, fare colazione e andare al lavoro non sono azioni svolte in modo casuale, ma derivano da una serie di regole che ci siamo autoimposti nella nostra vita e che bene o male tutti rispettiamo in modo più o meno flessibile.


Passiamo ora ad analizzare l’etimologia del termine preso in esame.

Essendo l’italiano una lingua neolatina, risulta inevitabile cercare proprio nel latino la sua origine ed etimologia. In particolare, nella lingua romana non esisteva un termine unico per indicare l’azione di codificare, ma era usata la corrispondente coppia di parole codex facere, che equivale alla definizione giuridica/legislativa proposta in precedenza.

Ciò si può anche notare ricercando il verbo nel Dizionario etimologico della lingua italiana (al link https://www.etimo.it/?cmd=id&id=3937&md=018fb5f5d4bd1819afc90e9bb62f8a56 ), che fa risalire l’origine di codex al più antico termine caudex, del significato di “ceppo d’albero”. A tal proposito questo dizionario spiega come l’insieme di tavolette ricoperte di cera che venivano intagliate con sottili stili metallici per imprimere le leggi (codici) richiamasse l’idea di tronco o ceppo, che i latini chiamavano appunto caudex.

È doveroso inoltre far notare che la nascita del corrispondente vocabolo in lingua francese, codifier, è antecedente rispetto a quella italiana ed è quindi ragionevole ipotizzare che la comparsa di tale termine nel nostro paese abbia subito influssi d’oltralpe.


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