domenica 22 marzo 2020

STEP #1. parte B. CODIFICARE: UN GIRO PER L'EUROPA


Il termine codificare, la cui derivazione latina è stata affrontata nell’articolo precedente (link: https://s270217.blogspot.com/2020/03/codificare.html ), è un vocabolo largamente utilizzato in tutte le lingue europee e conserva in esse il medesimo significato che possiede in italiano, in gran parte delle sue accezioni.
In genere si può osservare che, nelle varie lingue nazionali, l’utilizzo di tale verbo si è diffuso anni, talvolta secoli, dopo il sostantivo corrispondente, nel caso italiano "codice". Una causa di questa particolarità, per quanto riguarda le lingue neolatine, ma non solo, è attribuibile al fatto che in latino, per esprimere tale verbo si utilizzasse l’espressione composta da sostantivo + verbo fare, ovvero codex facere.

Ciò detto, passiamo ad analizzare la traduzione di questa parola in lingua francese, che ne ha visto la comparsa ancor prima che in italiano. Il primo utilizzo della parola "code", corrispondente dell’italiano "codice", si può riscontrare nella Bataille des sept arts (1236), un poemetto satirico di Henri D’Andeli, poeta normanno del XIII secolo, che lo definisce come "recueil de lois et règlementes" (raccolta di leggi e regolamenti). Invece, uno dei primi utilizzi del verbo derivato "codifier" si può ritrovare nell’opera dello storico Jules Michelet nell' Introduction à l’histoire universelle (1831).

Per le altre lingue neolatine il discorso è molto simile, sia a livello fonetico sia a livello semantico (addirittura il termine è il medesimo in spagnolo e portoghese). Si osservi infatti:
spagnolo --> codificar;     portoghese --> codificar;       rumeno --> codifica.

Estendendo l’indagine ad alcune lingue germaniche si può notare come a livello fonetico ci si distacchi di più dalle lingue sopracitate, cosa che non avviene però a livello di significato. In particolare:
inglese --> to codify/to encode;          tedesco --> kodifizieren.

È interessante fare alcune osservazioni riguardo la traduzione inglese: innanzitutto essa possiede due forme diverse; si utilizza " to codify" se si vuole utilizzare il termine con accezione legislativa o rappresentativa e il verbo "to encode" per l’ambito tecnologico e informatico. In secondo luogo, bisogna osservare come entrambe le due forme possiedano la radice "code" termine assimilato dalla tradizione francese, che trova i primi riscontri letterari intorno al 1300.

Per quanto riguarda la tradizione italiana non sono presenti documenti attendibili sulla prima comparsa di tale parola; quel che è certo, però, è che fa parte di una storica frase di Piero Calamandrei, politico, avvocato e accademico italiano del primo Novecento che, riguardo questioni giuridiche, si espresse così:
È arduo codificare l'indipendenza. Occorrono certo la terzietà e l'imparzialità ma occorre anche che terzietà e imparzialità siano assicurate sotto il profilo dell'apparenza... Il giudice ad esempio dovrebbe consumare i suoi pasti in assoluta solitudine


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